Y-Knot !?

Perchè no !? 

Una grande ipsilon di legno con corde legate

 

 

1968

legno e corda 32x46x50cm altezza 50 cm

Dedicato a  Jean-Pierre Jequier, 1968 !!!!!

 

 

 

Dedicato a Jean Pierre Jequier. L’opera è stata completata nel 1968 - prima che il motivo “Y/knot” divenisse onnipresente.

Talvolta, rispondere a un quesito con una ulteriore domanda (Perché no?) è la strategia più appropriata, perché ci sarà sempre una risposta migliore, specie nel campo della scienza, una risposta capace di fornire una interpretazione del reale più convincente.

Il simbolo ‘Y’ (in inglese si pronuncia ‘uai’, come ‘why’, ‘perché’) è anche il simbolo dell’androginia, dell’aspirazione all’immortalità.
Nelle rappresentazioni antiche infatti la ‘Y’ suggeriva le braccia levate al cielo, che cercano di afferrare l’immortalità.

Se l’amore per la verità è superiore al bisogno di aver ragione, non si dovrebbero cercare tutte le risposte. Conoscere è trovare una
conoscenza triviale, agire è cercare la banalità dei sentimenti e delle sensazioni. Il mistero scaturisce quindi dalla banalità per illuminare
la conoscenza.

“Forse ciò di cui abbiamo principalmente bisogno è un leggero cambio di prospettiva – qualcosa che noi tutti abbiamo mancato”

conclude Roger Penrose ne ‘La strada che porta alla realtà’. ‘Giusto’, ‘logico’, ‘certo’, ‘vero’ sono aggettivi opinabili e la ‘ragione è limitata
dal fatto che ogni dato sistema logico presuppone la propria veracità. La risposta razionale a questo sarebbe mettere in dubbio
la verità delle proprie assunzioni, ma così diventa immediatamente parte di un fondamento logico che esso stesso può essere supposto
falso’. In un mondo pieno di paradossi, il problema è raddoppiato.

La mera ragione e la logica, quindi, portano solo fino a qui. Il metodo di Galileo, secondo cui una ‘verità’ scientifica è replicabile, è il
modo in cui la scienza è e dovrebbe essere praticata – ma ci porta sempre delle ‘verità’? O soltanto a un tentativo effimero di descrivere
eventi e fatti ?

Inoltre, sarebbe sbagliato (ed estremamente limitante) escludere altri approcci quando si indaga su eventi eccezionali, straordinari e
inspiegabili che accadono davvero. La Teoria delle Stringhe postula che esistano almeno 11 dimensioni, se non addirittura 26! Forse
alcune di queste coincidono, di tanto in tanto, con le 4 dimensioni del nostro mondo, permettendo che accadano eventi che infrangono
le leggi di questo particolare universo? In ogni caso, di alcuni fenomeni, quanto più li osservi, misuri, monitori e 'cerchi di replicare',
meno è probabile che ’accadano’.

alberto magno

Ovviamente, accettando questa premessa si lascia il campo aperto a imbonitori, ciarlatani e mistificatori. Tuttavia, il solo fatto che un prestigiatore possa essere in grado di imitare un evento straordinario e inspiegabile non significa di per sé che eventi reali, inspiegabili, non replicabili non si verifichino. Forse occorrerebbe essere capaci di adottare una 'volontaria sospensione dell'incredulità'?